Le posizioni e i benefici dell’Anusara Yoga
20/02/2021
Se vuoi scegliere la scuola di pratica che fa per te o arricchire il tuo bagaglio nel meraviglioso mondo dello yoga, conosci da più vicino l’Anusara yoga attraverso le sue origini e posizioni.
Indietro nella storia: l’Anusara Yoga, cos’è?
Questa volta non bisogna fare un viaggio nel tempo nel lontano Oriente, basta catapultarsi negli Stati Uniti ai tempi di John Friend, che, nato nel 1959, a soli 13 anni inizia a gettare le fondamenta di una vera e propria scuola di pratica. Abbandonato l’insegnamento Integral Yoga Hatha, dopo molti anni d’insegnamento decide di fondare il suo stile, l’Anusara. Da quel momento Friend inizia ad istruire insegnanti e fonda centri oltre che in America, in Europa ed Asia. Per capire cos’è l’Anusara Yoga, bisogna guardare alla sua etimologia sanscrita traducibile con fluire con grazia.
Si tratta di uno degli stili cresciuti maggiormente negli ultimi anni basato principalmente sulla filosofia del tantra. La parola tantra oggi è molto diffusa ed ha vari significati, sebbene non siano altrettanto conosciuti. Può indicare la trama del tessuto, la spola, una dottrina mistica o magica, un’opera scientifica ma anche lo svolgimento di una cerimonia. In questo contesto, per tantra si intende un insieme di dottrine e pratiche millenarie volte all’espansione dell’ordinario stato di coscienza. La realtà sessuale legata ai tantra costituisce in realtà solo una minima percentuale dell’insegnamento, volto a unire corpo e mente tramite asana energetici.
Anusara yoga: posizioni
Anusara yoga ha 3 posizioni conosciute come le 3 A dell’Anusara. A come attitudine, ossia la capacità di adattamento nei confronti delle sfide quotidiane; A come allineamento, la necessità di rispettare precise linee fisiche durante gli esercizi e A come azione, la volontà di far scavalcare alla disciplina i muri delle scuole e portarla in qualsiasi posto possa essere praticata. Le posizioni seguono il flusso continuo del ritmo cardiaco e vengono illustrate in classi (così vengono chiamate in gergo le lezioni date dagli esperti) che hanno delle caratteristiche in comune come altre peculiari. Tra gli elementi peculiari dell’Anusara c’è l’inizio: si saluta la pratica con un’invocazione che avviene tramite il canto e la meditazione.
Alla fine, dopo le varie sequenze, è previsto come sempre un profondo rilassamento in Savasana (la posizione del cadavere). Il finale richiede anch’esso la giusta concentrazione: i muscoli sono liberi da ogni obbligo e l’obiettivo da raggiungere è la completa decontratturazione di tutte le parti del corpo, ad iniziare dalla fronte, passando per la lingua fino a coinvolgere tutto il resto per arrivare alle dita dei piedi. Le classi ripetono alla fine una breve meditazione e un canto finale allo stesso modo dell’inizio, come a voler sottolineare l’aspetto circolare della vita. Gli esercizi possono richiedere un grande sforzo fisico tuttavia ripagato dal pensiero positivo che ne scaturisce così come un senso di spiccata leggerezza e flessibilità, non solo puramente fisica.
I principi di allineamento dell’Anusara yoga
L’allineamento, come visto prima, rappresenta uno dei 3 asana su cui si fonda l’Anusara Yoga e si fonda su 5 principi, chiamati principi universali di allineamento. Il primo è l’apertura alla grazia, l’attitudine di apertura mentale sollecitata da esercizi che amplificano la capacità di estensione degli arti superiori ed esteriori. Il secondo principio è l’energia muscolare: l’obiettivo è attrarre a sé l’energia dall’esterno per portarla verso di sé e poter eseguire i passaggi previsti che necessitano di concentrazione e forza, da cui risulta anche la capacità di equilibrio, fondamentale. Poi si ha la spirale interna che trova origine nelle piante dei piedi, punto di appoggio da cui deriva appunto l’equilibrio e che funge da canale dove convogliare l’energia attraverso il corpo. La spirale esterna si diparte invece dal bacino per poi fluire al contrario, verso il basso, arrivando fino ai piedi. L’energia organica invece si presenta come un flusso energetico complessivo che si sposta dal centro del corpo fino alle zone più periferiche.
Benefici dell’Anusara yoga
I vantaggi dell’Anusara Yoga sono sorprendenti a qualsiasi livello: fisico, mentale e spirituale. Se sei un’amante della praticità e un po’ meno dell’aspetto spirituale puoi cimentarti per testimoniare in prima persona come una pratica frequente (ma i risultati sono visibili già anche solo dalla prima volta) possano attenuare notevolmente dolori di schiena dovuti ad interventi, scoliosi, mal di testa, dolori articolari o in generale fastidi o rigidità muscolare. Corpo e mente si sa, lavorano in binomio, ed ecco che la mente, aiutata magari anche da una buona musica, si allontana dalle preoccupazioni o dai pensieri ossessivi per ricalibrarsi su di sé, ascoltando e rilassando il proprio corpo per acquisire una maggior lucidità mentale. Infine, la spiritualità. Non serve abbracciare un credo religioso, basta coltivare quella parte del sé che mira ad allontanarsi dalle finte necessità promosse dalla società moderna per acquisire una nuova consapevolezza in cui l’io sia al centro del tutto, un io capace di ascoltarsi prima di rivolgere l’orecchio intorno a sé.